Biometano

L’attività di SAE rappresenta un esempio ideale di economia circolare, ecologica e sostenibile, applicata nel settore agro-alimentare. Grazie al suo lavoro, un prodotto alimentare che non può più essere consumato per vari motivi (come questioni commerciali, confezionamento, scadenza, stoccaggio, ecc.) viene utilizzato per produrre biogas-biometano. Questo processo permette di generare energia elettrica, termica e combustibili, trasformando in pratica un rifiuto in una risorsa preziosa.

Il biometano rappresenta una risorsa energetica rinnovabile derivata da biomasse agricole, agroindustriali e dalla frazione organica dei rifiuti solidi urbani (FORSU). La sua produzione avviene in due fasi essenziali: inizialmente si genera biogas grezzo, principalmente attraverso la digestione anaerobica delle biomasse; successivamente, si eliminano le componenti non idonee per l’immissione in rete (come la CO2).

Questo processo può contribuire notevolmente a ridurre le emissioni del settore agricolo, responsabile del 14% dei gas serra, e a restituire materia organica al suolo. Il digestato, ovvero il residuo del processo di digestione anaerobica delle matrici agricole, è un eccellente fertilizzante naturale che può sostituire quelli di origine fossile. In tal modo, le aziende agricole potrebbero ridurre significativamente i loro costi operativi e migliorare la loro competitività. Il biometano prodotto in modo sostenibile può anche aumentare la capacità del suolo di assorbire e immagazzinare carbonio.

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